Osservando la folla colorata che di nuovo ha manifestato pacificamente, mi convinco sempre più: ciò che sta accadendo da un po’ di tempo a questa parte è la riposta migliore a chi pensava di potersi permettere qualsiasi cosa. Di poter impunemente superare ogni limite, anche quello tra i più indecenti che arriva a considerare merce elettorale perfino la dignità delle persone. Brianza accogliente e solidale.
Con il voto di ieri si è conclusa la mia esperienza di consigliere provinciale iniziata nell’ottobre 2014.
Era anche la prima elezione svolta secondo le nuove regole stabilite della legge Delrio. Una riforma che nei suoi obiettivi continuo a considerare fosse necessaria e giusta, rimasta però a metà. Tra i tanti (troppi) punti inseriti nel pacchetto referendario bocciato il 4 dicembre 2016, c’era, infatti, anche quello che riguardava il superamento delle province. Una volta abolite, avrebbero dovuto ridursi nel numero e trasformarsi in enti di area vasta a servizio dei comuni. Avrebbero, perché nella realtà così non è stato. Il processo si è bruscamente interrotto. Le province sono rimaste per intero, le competenze anche. Fondi e personale sono stati dimezzati. In questi anni si è trattato di una vera e propria impresa impossibile, portata avanti da presidenti e consiglieri che hanno continuato a svolgere il proprio ruolo “gratis et amore Dei” nonostante responsabilità e impegni non fossero mai cambiati.
Nel ringraziare tutti i compagni di viaggio con i quali ho condiviso questo importante compito istituzionale, l’augurio di buon lavoro ai nuovi eletti non è formale ma di sostanza. Spero davvero che a livello legislativo si intervenga rapidamente per correggere l’attuale stortura. Troppo spesso si considerano questi argomenti non prioritari, perché non fanno share nell’opinione pubblica. Eppure garantire il corretto funzionamento delle istituzioni è fondamentale per la vita quotidiana delle nostre comunità.
Poco più di un mese fa ci dicevano che il Pd era arrivato al capolinea (e con lui l’intera sinistra italiana).
Poi però c’è stata la manifestazione sindacale unitaria di Roma. Passa qualche settimana e Milano viene invasa da un’onda umana mossa da centinaia di associazioni.
Il giorno successivo un milione e seicentomila persone si presentano alle primarie del Pd.
nfine, venerdì scorso, lo spettacolo degli studenti in migliaia di piazze stipate fino all’inverosimile.
Improvvisamente si riscopre il senso di una comunità che sembrava sparita. Certo eterogenea e che non accetta etichette, ma in fondo unita nel volere affermare alcuni valori fondativi della nostra democrazia: il lavoro, la solidarietà e l’uguaglianza, la partecipazione politica, il diritto al futuro. #NicolaZingaretti ha ragione: non illudiamoci, c’è ancora tanta strada da fare. Ma questo è un bell’inizio e soprattutto mi porto a casa la sensazione che siamo ripartiti nella giusta direzione
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In queste pagine sono pubblicate le schede sintetiche che illustrano le principali attività realizzate dall'Amministrazione guidata dal Sindaco Roberto Scanagatti (2012-2017), complete di dati di risultato e - ove possibile - di effetto.
Questo lavoro, culminato nella presentazione del 3° Rapporto alla Città, conclude un percorso di trasparenza e rendicontazione sociale avviato nel 2013 con la presentazione del primo Rapporto alla Città - relativo ai primi 9 mesi di amministrazione - e proseguito nel 2015 con la presentazione del secondo Rapporto, in occasione della metà di mandato.
È infatti volontà di questa Amministrazione offrire ai cittadini e a tutti gli stakeholder una base informativa chiara e leggibile per favorire una valutazione consapevole delle scelte effettuate, delle attività svolte e dei risultati conseguiti per la comunità e il territorio di riferimento, una vista più dettagliata di quanto già illustrato dalla Giunta nella serata di presentazione aperta a tutta la Città, realizzata il 29 marzo 2017.
Le schede di rendicontazione sono strutturate in base alle deleghe del Sindaco e di quelle che il Sindaco ha affidato agli Assessori.
Si aprono con il relativo estratto degli impegni del Programma di Mandato e descrivono brevemente le principali attività e i risultati ottenuti.
Presentano anche "Oltre gli impegni": alcuni progetti rilevanti realizzati in aggiunta a quanto previsto e dichiarato nel Programma di Mandato.
La sezione “Cosa è cambiato”, infine, utilizza dati e indicatori per dare evidenza ai principali risultati ed effetti prodotti sulla Città dalle attività descritte, una prima misurazione dei cambiamenti prodotti nei cinque anni di lavoro dell'Amministrazione.
Alle schede di rendicontazione si affianca la Relazione di fine mandato , obbligatoria ai sensi dell'art. 4 del D.lgs 149/2011, che contiene la descrizione dettagliata delle principali attività normative e amministrative svolte durante il mandato.
Assessore Paolo G. Confalonieri
Assessore Francesca Dell'Aquila
Contenuti tratti da www.comune.monza.it/