Milano, via Lecco 2
E' un gesto ignobile e vile.
Non ci sono giustificazioni.
Avrebbe avuto tanti altri modi diversi per affrontare quell'uomo. Ha scelto di non rispettarne la dignità.
Chissenefrega, in fondo, anche quello e' un “carico residuale” di questa società.
Per quanto mi riguarda, non entrerò mai in quel bar.
Confini e paure
E adesso che l'invasione dei “nostri confini” si e' compiuta, chi vi difenderà dalle vostre paure?
“Questa o quella per me pari son”
Archiviata definitivamente la bizzarra ipotesi che Letizia Moratti possa essere il rappresentante del centrosinistra (ossimoro politico), non ci sono dubbi che la signora abbia le idee ben chiare su come governare la Lombardia.
Poco importa se la sfuriata di fine settembre contro Fontana aveva avuto argomenti diversi dalle recenti accuse di inefficienza.
No, si trattava di ben altro. Accusò infatti il presidente di non rispettare il patto di alternanza al vertice di Regione Lombardia.
Comunque ciò che conta è che, sfumata la prima opportunità, nello spazio di un cambio d'abito, ha trovato quella di riserva.
Buone notizie
Due ragioni per considerare questa una buona notizia.
1) Dal '94 in poi Letizia Moratti svolge incarichi istituzionali per conto del centrodestra e ne interpreta i valori. La sua candidatura inevitabilmente pesca in quell'elettorato e finirà' quindi per sottrarre consensi a Fontana (o chi per esso…).
2) Obbliga il centrosinistra ad uscire allo scoperto per individuare una proposta politica e di conseguenza una candidatura che siano nel segno della netta discontinuità.
In definitiva, complice anche la pessima gestione di questi ultimi cinque anni, mai come ora la Lombardia è diventata contendibile.
Considerazione a margine. Un metodo che consenta a tre persone di decidere per tutti e sicuramente legittimo ma apprtiene a una cultura politica diversa dalla mia. E, alla faccia dell'autonomia, il dettaglio che due su tre non sono lombardi diventa perfino influente.
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