La fantasia al potere
In sintesi, per riconquistare il consenso dei ceti popolari, come primo passo il Pd dovrebbe candidare una campionessa della borghesia milanese.
Le primarie non sono secondarie.
Premessa doverosa.
In Italia le primarie su scala nazionale sono nate come strumento di partecipazione per legittimare nel 2005 la leadership di Romano Prodi alla guida dell'Unione. Successivamente vennero adottate dal Pd addirittura per scegliere il proprio segretario che, nel partito a vocazione maggioritaria, doveva coincidere con il candidato premier del governo. Scelta rivelatasi quasi subito velleitaria, perché la frammentazione del quadro politico ha di fatto annullato ogni ipotesi di bipolarismo.
Col passare degli anni per il centrosinistra le primarie sono diventate uno strumento consueto per scegliere i candidati sindaci o i presidenti di regione. Che io sappia il centrodestra non ha mai utilizzato questo metodo.
Veniamo all'oggi.
Domanda pertinente
Considerato come finora si è mossa e ascoltate un paio di conferenze stampa, onestamente la domanda ci sta tutta.
#Marcostaisereno
Vale la pena leggere questa lettera inviata al Corriere della Sera.
Ammesso che sia vera (e non ho motivo di dubitare), rappresenta lo spaccato di una parte della nostra società.
Sono convinto che l'artigiano di Varese è una persona laboriosa, che fa sacrificio per assicurare una vita dignitosa a sè e alla sua famiglia, che sacramenta quanto basta per considerarsi comunque anche un buon cristiano.
Credo anche che sia sincero quando considera di reciproco vantaggio farsi pagare in nero dal cliente.
Insomma si capisce che se in Italia circolasse solo il contante, per lui sarebbe il Paese, pardon, la Nazione ideale perché non dovrebbe più inventarsi sotterfugi e antipatici magheggi.
Quindi, grazie al Governo, Marco F. da Varese ritroverà la sua serenità, mentre gli altri, quelli che le tasse le pagano, s'incazzeranno ancora di più.
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