Il Comune di Monza ha aderito al protocollo di intesa promosso, a seguito dell’invito del ministero dell’Interno, dalla Prefettura di Monza e Brianza per la diffusione di iniziative che favoriscano la coesione sociale delle persone richiedenti asilo accolte sul territorio italiano, anche attraverso l’adesione a forme di volontariato proposte dai consorzi di accoglienza in collaborazione con le associazioni e il Ciessevi, il Centro servizi per il volontariato.

Nel documento, facendo riferimento alle normative nazionali e regionali in materia, si promuove anche l’attività libera e volontaria da parte dei rifugiati - che dovranno, se lo vorranno, sottoscrivere una dichiarazione alla presenza di un mediatore culturale - in opere di sostegno alle attività delle associazioni, di collaborazione alla conduzione delle strutture ospitanti, di interventi di piccola manutenzione proposte dalle associazioni. In futuro le associazioni che gestiscono in prima persona e in rapporto con la Prefettura l’accoglienza dei richiedenti asilo, valuteranno insieme al Comune gli interventi proposti anche dall’amministrazione comunale. Le persone accolte a Monza e Brianza, come in tutto il territorio italiano, sono in attesa del rilascio o meno da parte delle Questure dello status di rifugiati.

Attualmente le persone sul territorio di Monza sono una novantina, di cui sei donne. Non sono presenti minori. Il Comune ha messo a disposizione la struttura di via Spallanzani, utilizzata durante l’inverno per accogliere le persone senza fissa dimora, che si aggiunge alle strutture messe a disposizione dalle cooperative e dalle associazioni che aderiscono al sistema di accoglienza. L’età media dei profughi è sui 25 anni e la gran parte non parla la lingua italiana, ragione per cui l’attività volontaria potrà concentrarsi per il momento su proposte di tipo manuale.