Le idee che trasmette Pierfrancesco Majorino in questa campagna elettorale sono quelle di tutti noi che non vogliamo più rassegnarci ad aspettare mesi per una visita specialistica a meno che puoi permetterti di pagarla. Di tutti noi che non vogliamo considerare più normale che Trenord ci costringa ogni santo giorno a fare i conti con treni cancellati, in ritardo e strapieni. Di tutti noi stanchi di sentirci raccontare la favola di una regione all'avanguardia ma ormai non si capisce più per cosa se pensi ai tanti diritti negati, a partire da quello alla casa e se dici Aler hai già detto tutto.
Nossignori, non c'è da migliorare e sistemare qualcosa qua e là. No, c'è proprio bisogno di cambiare radicalmente registro. Perché, per dirla come Pierfrancesco, finalmente dobbiamo tornare ad essere esigenti e finirla con il considerare come normali situazioni che normali non lo sono affatto. Con buona pace di quelli che ci volevano far correre la gara sulle strade di Lombardia a bordo di una vettura di seconda mano e con la guida a destra, questa volta siamo partiti per vincere.
Conosco le obiezioni, ma avverto che non siamo anime belle e ingenue. Sappiamo bene che l'impresa e' difficile perché dobbiamo anche scontare troppi errori nostri. Ma sappiamo anche di avere un candidato credibile e come in questo tempo tribolato nulla sia scontato. Sappiamo infine che la coerenza dei comportamenti e il coraggio di compiere scelte precise possono fare la differenza. Finalmente anche in Lombardia.