Nel suo editoriale Sallusti attribuisce a L'Espresso il ruolo di organo ufficiale dei picchiatori mediatici.
Detto da lui, pluridecorato campione della materia, fa curriculum.
Ad ogni buon conto, per riconquistarsi il primato, pubblica la medesima copertina a rovescio.
Complimenti.
Ma è chiaro che il problema esiste.
Comunque la si pensi (e per favore lasciamo perdere i giudizi che spettano ai tribunali o peggio ancora le considerazioni morali che non competono a nessuno), le conseguenze che ormai la vicenda Soumahoro si trascina con sé sono pesanti.
Come si sarebbe detto una volta, “la questione è politica”, perché attiene a una certa abitudine ormai diffusa di semplificare tutto, fino al punto di caricare sulle spalle di una sola persona, trasformandola in un simbolo, il peso di rappresentare la complessità.