Ho deciso di tenermi fuori dalla polemica spicciola, perché sono convinto che di questi tempi i monzesi hanno ben altre preoccupazioni. Però di fronte a certe affermazioni è impossibile tacere.
Il copione è il solito: prendersi i meriti degli altri, scaricare le proprie responsabilità. E ancora una volta l'attuale sindaco si dimostra fedele al suo stile. Il bilancio di previsione 2022 è poco più di un esercizio perché siamo a fine febbraio ea giugno ci sarà, per fortuna dico io, un'altra amministrazione a gestire il Comune. Quindi che necessità c'è di continuare a raccontare una verità arbitraria e priva di riscontri oggettivi? Semplice: solo così è possibile mascherare l'immobilismo e le evidenti incapacità nel mantenere le promesse elettorali. “Cinque anni fa eravamo con un piede e mezzo nella fossa”. Non è vero ed è facile dimostrarlo.Le regole della finanza comunale ormai non lasciano margini alla discrezionalità e un collegio di revisione indipendente ha certificato lo stato dei conti che ho lasciato. Vero è che durante il mio mandato abbiamo dovuto farci carico di una riduzione della capacità di spesa superiore a quindici di euro a causa del Patto di stabilità e ai tagli dei trasferimenti da parte dello Stato. Misure che l'attuale amministrazione non ha dovuto subito e, anzi, in termini di trasferimenti ha potuto prelevare. Di fronte alle difficoltà io non ho attinto all'armaario della cosiddetta “finanza creativa”. Tanto per essere chiari, quando mi sono insediato, ho trovato un pacco regalo contenente un buco di otto milioni di euro.Era frutto il tossico di plusvalenze immobiliari messe a bilancio dalla giunta precedente e realizzate solo sulla carta. No, noi abbiamo fatto altro. Abbiamo iniziato una vera riduzione delle spese inutili, chiuso la voragine milionaria di Scenaperta (azienda che con l'allora Assessore Allevi aveva organizzato il lancio del telefonino in piazza Duomo e come giocare d'azzardo sotto i portici dell'Arengario) e recuperato cospicue risorse dall'evasione tributaria. Ci siamo rimboccati le maniche e centellinato le risorse, anche a costo di risultato impopolari.Comunque sia chiaro, come ho già avuto modo di spiegare nel consiglio comunale: tutte le coperture finanziarie necessarie alle spese sostenute dopo l'insediamento dell'attuale sindaco sono state finanziate con fondi di bilancio già disponibili. Quindi senza né buchi né dissesti. E sfido chiunque a mostrare, carte alla mano, il contrario. Qualche eredità l'ho lasciata, è vero. Per esempio i fondi del patto per la Lombardia e quelli del bando Periferie. Dovevano volare, tra l'altro, la fermata ferroviaria di Monza Est (non il solo sottopasso pedonale…), il restauro del padiglione ex-Borsa per il liceo artistico Nanni Valentini, lo svincolo a due livelli Libertà- Stucchi. Per non parlare delle nuove scuole Città e Bellani.Tutti i lavori sono rimasti al palo. Ad oggi sono diventati ormai 30 milioni di euro, questi sì certificati, i fondi disponibili e non spesi. Ma per stare sull'attualità, due affermazioni spiccano tra le tante pronunciate in sede di presentazione del Bilancio 2022. La prima riguarda le tasche dei cittadini: “Nonostante le difficoltà non abbiamo ritoccato tariffe ed esenzioni”. Ci mancherebbe altro! Questa è la Giunta che dopo aver aumentato le tariffe cimiteriali, la sosta e la tassa rifiuti, ha pure abbassato la soglia di esenzione dell'addizionale IRPEF portandola da 18 a 12 mila euro.Con la conseguenza coloro che ricevono anche una pensione o uno composto di 770 euro nette al mese sono costretti a spostarsi quasi 100 euro all'anno nelle casse comunali, fino ad arrivare a 144 euro se la busta paga è di 1140 euro mensili. Parliamo di numeri reali, non di illazioni. E sempre in tema di parcheggi, con uno spot elettorale dell'ultimo minuto, si informa la cittadinanza che la prima mezz'ora di sosta sarà gratuita. Peccato che questo provvedimento arrivi in ritardo di cinque anni. Mentre nel frattempo le tariffe sono quasi raddoppiate e, a differenza di prima, la sosta si paga pure dalle 20 alle 24. Parliamo di numeri reali, non di illazioni.E sempre in tema di parcheggi, con uno spot elettorale dell'ultimo minuto, si informa la cittadinanza che la prima mezz'ora di sosta sarà gratuita. Peccato che questo provvedimento arrivi in ritardo di cinque anni. Mentre nel frattempo le tariffe sono quasi raddoppiate e, a differenza di prima, la sosta si paga pure dalle 20 alle 24. Parliamo di numeri reali, non di illazioni. E sempre in tema di parcheggi, con uno spot elettorale dell'ultimo minuto, si informa la cittadinanza che la prima mezz'ora di sosta sarà gratuita. Peccato che questo provvedimento arrivi in ritardo di cinque anni. Mentre nel frattempo le tariffe sono quasi raddoppiate e, a differenza di prima, la sosta si paga pure dalle 20 alle 24.
So bene quanto sia difficile amministrare una città e ho sempre la massima considerazione per chi lo fa. Ma il rispetto per il lavoro degli altri non può venir meno, nemmeno se ci si trova in difficoltà a dove giustificare i propri fallimenti.
https://www.mbnews.it/2022/02/monza-roberto-scanagatti-replica-a-dario-allevi/