C’è un che di surreale nella notizia che il Consorzio sta pensando di dotare
i volontari in servizio alla Villa Reale di nuove divise disegnate dallo stilista Balestra. In meno di un anno è successo di tutto in quel luogo straordinario, ma la preoccupazione è per il dress code...
Al piano terra il ristorante è chiuso da mesi.
Il Museo del Design è tornato nella sede milanese di Triennale svuotando di opere e di prestigio gli spazi del Belvedere.
Manca completamente un programma di eventi artistici e culturali di rilievo per il prossimo anno.
Quando il Serrone si chiamava così c’era la fila per visitare le mostre. Poi hanno l’hanno ribattezzato Orangerie (nome chic della Limonaia) ed è diventato un luogo per pochi intimi.
L'ultima botta (per ora) riguarda gli Appartamenti Reali: le visite saranno sospese per tutto il mese di novembre perché l'intera Villa chiude i battenti per fare spazio a un evento privato. Con buona pace della fruizione pubblica.
E’ triste dover constatare che non c'è più alcun interesse turistico e culturale attorno al complesso del Piermarini e come la stagione della sua rinascita sia ormai alle spalle.
La situazione è arrivata ad un punto tale che a partire dal prossimo anno la Villa potrebbe rimanere aperta solo nei fine settimana.
Se così fosse, sarebbe un vero e proprio fallimento e una sconfitta per l’intero territorio. Quello che fa specie è la mancanza assoluta di qualsiasi iniziativa concreta per arrestare il declino. Al netto, ovviamente, delle divise griffate. D’altronde sul Titanic che affonda c’è sempre chi si preoccupa di dare l’acqua ai fiori.