Nuovo capitolo dal libro “Delfini nel Lambro”. Roberto Scanagatti risponde alle domande di Angelo Longoni a proposito di Expo 2015 e Monza

Il 31 ottobre di due anni fa Expo ha chiuso. E oggi non ne parla più nessuno.

Ma per Monza e Brianza il bilancio è ottimo, certamente superiore alle aspettative. I dati ci dicono che nel 2015 c’è stato un aumento del 57 per cento di visitatori in città rispetto al 2014. E un ulteriore incremento di cinque punti percentuale nel 2016 rispetto al 2015. Vuol dire che non è stato un fuoco di paglia, almeno per noi.

Ma lei ci credeva davvero a Expo?

Certo, e glielo dimostro con una data. Dicembre 2012, ero sindaco da pochi mesi. Ho chiesto un incontro con Beppe Sala, allora commissario Expo 2015. “Non sono qui a chiedere soldi ma a proporre qualche idea”. Ne è nato un rapporto di collaborazione. Abbiamo firmato un protocollo d’intesa aperto anche ad associazioni, enti di rappresentanza e organizzazioni sindacali. Abbiamo insieme costruito progetti che hanno coinvolto Monza e la Brianza. Ed è proprio nella nostra città che è accaduto un evento importante: Expo si è trasformato in evento di interesse per l’intero Paese, non solo per Milano.

Beh, non se la tiri troppo, sindaco. Anche altre città hanno ospitato eventi promozionali in vista di Expo

Sì, ma il 7 luglio proprio Monza si è svolta la cerimonia di presentazione ufficiale di Expo. In Villa Reale erano presenti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio Enrico Letta. Sbaglio o non era mai accaduto prima?

Visto che se la tira...

Quando Monza balza alle cronache nazionali certo che - come dice lei - me la tiro. Ma perché sono orgoglioso della mia città! Ricordo ancora l’apertura di tutti i Tg, con Napolitano, Expo e Monza nei titoli. Un po’ come è accaduto recentemente in occasione della visita del Papa. E poi, durante Expo, sempre in Villa Reale, abbiamo accolto una quindicina di delegazioni di Paesi esteri con i rispettivi ambasciatori e consoli generali.

Sì, ma in tema di ritorno economico, cosa ha portato Expo a Monza?

Iniziamo con questo dato: durante il primo mese di apertura del sito espositivo, l’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza ha stimato in circa 660mila euro l’indotto e le ricadute economiche generate dall’incremento delle presenze alberghiere registrate a maggio per i turisti che hanno alloggiato almeno una notte nel territorio brianzolo. Poi, alla fine dell’Esposizione mondiale, dopo cinque mesi, l’indotto totale è stato di 3,7 milioni per Monza e Brianza. Non mi pare poco. Senza contare il patrimonio di relazioni che abbiamo costruito per la nostra città e per il sistema delle nostre imprese locali.

 

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Enrico Letta e Giorgio Napolitano a Monza (Foto di Fabrizio Radaelli)