Monza più attrattiva con più 57% di turisti. Attenzione al disagio, rigorosa spending review, manutenzione del patrimonio cittadino e riduzione del consumo di suolo. Sindaco e giunta presentano il rapporto alla città.

 

  

Monza, 30 marzo 2017 – Monza più attrattiva, con 57% di presenze turistiche in più tra il 2015 e il 2014 che  si consolidano, grazie a 3,4 milioni di investimenti per migliorare la ricettività e la notorietà del patrimonio storico artistico e ambientale cittadino. Monza come meta più ospitale ma anche più solidale e attenta ai propri cittadini e alle persone bisognose, ovvero alle 2600 persone in carico ai servizi sociali del Comune tra anziani soli, minori, adulti fragili, disabili, persone senza fissa dimora verso i quali i servizi sono stati mantenuti, finanziati senza ridurre un euro in cinque anni, e in certi casi accresciuti. Monza attenta ai conti, con i bilanci in ordine, nonostante i tagli statali e il buco ereditato di 8 milioni, rigorosa sulla spending review (- 30 milioni di spese superflue in cinque anni) e sulla lotta all’evasione fiscale (recuperati 20 milioni, 4 milioni per ogni anno di mandato), anche grazie alle partnership con banche dati di altri soggetti, tra cui quella dell’Agenzia delle entrate, ma anche più equa, con 38 mila contribuenti su 87 mila complessivi esentati dal pagamento dell’Irpef comunale. 

Monza più sostenibile, grazie all’approvazione di un piano di governo del territorio (PGT) che ha ridotto il territorio edificabile da 3,4 milioni di mq a 1,1 milioni e inserito 3 milioni di mq in parchi sovracomunali, oltre ad aver adottato il Piano per l’energia sostenibile, il Piano di risanamento acustico, ad aver realizzato 9 km di nuove piste ciclabili e promosso, tra le prime in Italia, la campagna contro lo spreco alimentare attraverso la distribuzione ai cittadini di 100 mila vaschette per il recupero del cibo non consumato nei ristoranti. Monza più partecipata, grazie all’apertura di 10 centri civici, di cui 5 realizzati ex novo, ai bilanci partecipativi in cui migliaia di cittadini hanno selezionato e votato, e l’amministrazione realizzato, decine di progetti con complessivamente 1,8 milioni di euro. E poi grazie agli 800 volontari della cultura e del sociale e alle cinque edizioni delle Pulizie di Primavera (la prossima si terrà domenica 2 aprile) che solo nel 2016 ha visto darsi da fare più 4000 cittadini. 

Monza più curata, con 112 progetti di manutenzione (scuole, case comunali, impianti sportivi, strade, nuovi progetti di lavori pubblici) finanziati con 47 milioni di euro interamente spesi a beneficio del patrimonio cittadino. Monza più smart, con 30 mila utenti connessi al nuovo servizio wi-fi gratuito e tra le più connesse a livello nazionale grazie agli investimenti in fibra realizzati dai principali operatori delle TLC.

Questi alcuni dati (il report completo allegato) riferiti ieri sera dalla Giunta e dal sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, alla presentazione del Rapporto di fine mandato. Una versione light durata un’ora e mezza, durante la quale sindaco e assessori hanno riferito obiettivi e numeri più importanti relativi alle performances di cinque anni di mandato. La versione più dettagliata e analitica sarà disponibile on line sul sito del Comune dal 20 aprile.

"Sono stati cinque anni intensi - commenta il sindaco -, di grande fatica ma anche di grandi soddisfazioni soprattutto perché Monza è tornata a rivestire il ruolo che le compete, ovvero di città attrattiva e con una organizzazione tale da consentire eventi come la grande messa di popolo di Papa Francesco alla quale ha partecipato un milione di persone. Non nascondo le criticità che abbiamo incontrato e che avremmo potuto fare di più ma sono fiero di aver fatto quanto possibile, a volte di più, insieme alla giunta e alla maggioranza che in questi cinque anni ci ha sempre sostenuto in modo leale e appassionato. Partecipazione e innovazione ma anche legalità e trasparenza sono stati i nostri principali riferimenti: il numero che più mi piace sottolineare è lo 0 riferito ai rilievi sollevati dall’autorità giudiziaria in questi cinque anni. Non un dato scontato, ma frutto del rigoroso - e spesso faticoso dal punto di vista burocratico - lavoro da noi svolto sulla trasparenza e la legalità".  

 

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