"Il Comune garantisce le manutenzioni delle strutture e i servizi per il funzionamento dell’attività scolastica. Inoltre ha individuato le risorse per realizzare nuove scuole. Il nostro impegno è nei fatti e nei numeri. Non mi preoccupa certo l'attacco strumentale e mistificatorio ma che si ingeneri tra i cittadini l'idea di una scuola pubblica lasciata allo sbando". Questo in sintesi il senso della risposta inviata dal sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, ai dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi di Monza che nei giorni scorsi hanno indirizzato una lettera al primo cittadino e a tutti i consiglieri comunali lamentando “la scarsa attenzione” dell’amministrazione nei confronti delle scuole materne, elementari e medie cittadine di proprietà comunale. 

 Il sindaco riepiloga, dati alla mano e respingendo decisamente le accuse dei dirigenti, il lavoro svolto, citando anche l’impegno degli assessori all’Istruzione, Rosario Montalbano, ai Lavori pubblici, Antonio Marrazzo, all’agenda digitale, Egidio Longoni, tra i più coinvolti della giunta nel lavoro a sostegno del sistema dell’istruzione monzese. Nella lettera, indirizzata anche agli uffici scolastici territoriali, il sindaco esprime “stupore e anche il rammarico legati non solo al metodo, del tutto inusuale e a mio avviso poco rispettoso sul piano della correttezza istituzionale, ma soprattutto per quanto riguarda i contenuti”.

Il primo cittadino smentisce decisamente le accuse elencando i numerosi incontri tra assessori della giunta con i responsabili delle strutture scolastiche e i numeri dell’impegno per la spesa corrente e per gli investimenti, un lungo elenco che confuta il presunto “allontanamento dell'Ente locale dalla responsabilità che la legge gli assegna”, sostenuto dai dirigenti. Nonostante le note fatiche finanziarie, ricorda il sindaco nella lettera, il Comune, per quel che riguarda le spese correnti, cioè per il funzionamento dell’attività, con il bilancio appena approvato ha mantenuto per il 2016 le stesse risorse del 2015, anzi le ha leggermente aumentate (da 12 milioni e 742 mila euro a 12 milioni e 750 mila euro). In questa cifra sono comprese anche le risorse destinate ai progetti per il diritto allo studio, per l’offerta formativa e contro la dispersione scolastica, tutti progetti concordati con i dirigenti scolastici monzesi.

 Quanto agli investimenti, che servono alle manutenzioni e alla realizzazione di nuovi edifici scolastici, il sindaco ricorda che i fondi appostati nel 2016 salgono a 18 milioni e 890 mila euro rispetto ai 9,8 milioni spesi del 2015. La cifra rappresenta lo sforzo che il Comune si impegna a compiere per realizzare il nuovo polo scolastico sull’area dell’ex Macello, per il quale saranno utilizzate anche risorse dello Stato e di Finlombarda, e nel quale confluiranno la Citterio, la Bellani e la succursale dell’Istituto Porta. Per le manutenzioni, anche a valere sulle risorse appostate nei bilanci 2015 e 2014, il Comune ha in questo ultimo anno terminato o avviato 74 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di efficientamento energetico (ad esempio cappotti  termici o sostituzione di infissi), di adeguamento a standard di sicurezza nelle scuole e nelle palestre scolastiche cittadine per un totale impegnato e in certi casi già speso di 11 milioni e 842 mila euro.

“Questa la realtà dei fatti che non possono essere smentiti – conclude il sindaco Scanagatti. Non saranno certo critiche strumentali o mistificazioni prive di riscontro che ci impediranno di continuare il nostro lavoro nell’interesse della scuola, patrimonio della Città di Monza, del corpo docente, dei ragazzi che la frequentano e delle loro famiglie. In virtù dell’anomalo comportamento istituzionale e della presunta insussistenza di dialogo, non posso far altro che investire per le dovute spiegazioni i competenti Uffici scolastici territoriali, a cui indirizzo per conoscenza questa mia lettera”.