L’assessore al Bilancio Debora Donvito ha illustrato ieri sera in Consiglio comunale il bilancio di previsione 2016, che terrà impegnata l’aula fino al prossimo 17 maggio. Diminuisce di 93 euro la pressione tributaria pro capite, grazie alla eliminazione della Tasi sulla prima casa decisa dal governo Renzi, a cui si aggiunge la riduzione della tassa rifiuti per le utenze domestiche in una misura che varia dal 5 al 13%.
In complesso le entrate tributarie ammontano a 93,9 milioni di euro, di cui la Tari sui rifiuti ammonta a 20 milioni, 800 mila in meno rispetto al 2015, risparmio che sarà spalmato anche sulle utenze commerciali nella misura dell’1,5%. Il gettito dell’Imu sulle seconde case aumenta da 31 a 35,7 milioni di euro: la crescita scritta in bilancio non è però a carico dei cittadini ma frutto di una partita di giro tra Stato e Comune. Scendono ancora i trasferimenti statali, che passano da 4,1 nel 2015 ai 3 milioni di euro nel 2016.
Tra le entrate si riducono anche quelle derivanti dagli oneri di urbanizzazione, che passano dai 10,8 del 2015 a 7,8 milioni del 2016: grazie alla legge di stabilità 2016 potranno essere utilizzati al 100% per coprire spese di parte corrente ma la decisione dell’amministrazione Scanagatti è di destinare il 40% agli investimenti necessari per la città, ad esempio proseguendo la manutenzione di strade e scuole. Aumentano anche i dividendi delle società partecipate dal Comune, che per il 2016 fanno segnare un più 200 mila euro, il che dimostra capacità di generare reddito senza intaccare gli investimenti nei settori di competenza.
Complessivamente il bilancio per parte corrente dal lato delle spese si pareggia a 142 milioni di euro, di cui circa 9 milioni sono però costituiti da fondi non utilizzabili in base alle nuove norme contabili: si tratta del fondo crediti di dubbia esigibilità, pari a circa 7,2 milioni, al fondo rischi legali che blocca circa 1,2 milioni di euro e del fondo di riserva di circa 640.000 euro utilizzabile solo per situazioni di urgenza. Le spese correnti effettive ammontano quindi a circa 133 milioni di euro.
Confermati gli stanziamenti a istruzione e diritto allo studio (12,7 milioni), leggermente aumentate le spese per i servizi sociali che passano da 29,1 a 29,5 milioni. Aumentano di 800 mila euro le spese per ordine pubblico e sicurezza (da 5,9 a 6,8 milioni di euro). Aumento consistente delle spese per il trasporto pubblico (da 11,4 a 14,1 milioni) e di 300 mila euro per la cultura (da 3,1 a 3,4). Calano invece di 700 mila euro le spese per la giustizia, che andranno progressivamente ad azzerarsi grazie ai provvedimenti del governo che hanno tolto ai Comuni sedi di organi giudiziari le spese legate alla fornitura e alla manutenzione delle sedi.
A causa delle nuove norme contabili, le spese per investimenti disponibili per il 2016 ammontano a 26 milioni di euro, di cui 7,4 milioni arriveranno dall’accensione di nuovi mutui. Gli investimenti si concentreranno in particolare nel settore scolastico (dove raddoppieranno), delle strade e degli alloggi comunali.
“Un bilancio – commenta l’assessore Donvito - segnato positivamente dalla sensibile riduzione delle imposte a carico dei cittadini che otteniamo senza ridurre servizi ma anzi aumentando i presidi sociali, gli investimenti in cultura e trasporti e proseguendo l’opera di manutenzione cittadina, dalle strade alle piazze, ai luoghi di socialità e svago fino alle scuole”.