Il Cittadino di Monza e Brianza in edicola giovedì 4 luglio pubblica una lettera che ho inviato dopo l'editoriale del Direttore Colombo sulla designazione di Milano e Cortina ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali 2026.
Egregio Direttore,
condivido molte delle sue considerazioni circa il ruolo che Monza e la Brianza potranno giocare nelle partita olimpica. In particolare anch’io confido nel fatto che le nostre imprese possano replicare i brillanti risultati conseguiti in occasione di Expo 2015. Un successo, lo ricordo, frutto dello spirito imprenditoriale tipico del nostro territorio, favorito e supportato da un vero e proprio lavoro di squadra svolto dall’insieme dei soggetti istituzionali, economici e sociali.
l’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza aveva stimato in circa 660mila euro l’indotto e le ricadute economiche generate dall’incremento delle presenze alberghiere registrate per i turisti che hanno alloggiato almeno una notte nel territorio brianzolo a Maggio 2015, primo mese di apertura del sito espositivo. Poi, dopo cinque mesi al termine dell’esposizione, l’indotto totale è stato di 3,7 milioni di Euro. La sola città di Monza ha registrato un incremento del 57 per cento di pernottamenti rispetto al 2014. Si è trattato di un valore percentuale, quindi relativo alla situazione di partenza, che addirittura ha superato il dato milanese. E’ anche interessante notare come nel 2016 anziché un calo, le presenze in città sono aumentate di un ulteriore 5 percento, a testimonianza di un’azione strategica che ha innescato un circolo virtuoso.
D’altra parte mi piace ricordare come Monza abbia fatto in un certo senso da apripista in importanti momenti che hanno segnato le tappe di avvicinamento a Expo, quando – anche questo vale la pena ricordare – non erano molti quelli che avevano intuito le potenzialità dell’evento.
Penso di essere stato uno dei primi sindaci nel dicembre del 2012 ad incontrare l’allora amministratore delegato Beppe Sala. Di certo il Comune di Monza è stato il primo a sottoscrivere un patto di collaborazione con la società Expo 2015. Atto condiviso con tutti gli attori del territorio. Proprio in una Villa Reale ancora in fase di restauro, era il luglio del 2103, abbiamo ospitato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’allora presidente del consiglio Enrico Letta e Beppe Sala per la presentazione ufficiale dei contenuti di Expo “Nutrire il Pianeta, energie per la vita”.
Nell’ottobre 2014 da Monza è partita la prima tappa di AncixExpo, un tour che nel mesi successivi ha toccato più di mille comuni da nord a sud, allargando i confini e che, almeno in parte ha contribuito a far conoscere il significato dell’esposizione mondiale e dei temi ad essa legata a tutto il Paese. Sempre da Monza è partito Expo Scuola, un progetto sperimentale che ha coinvolto un centinaio di classi di quaranta scuole cittadine e adottato successivamente dal sistema scolastico nazionale. Sono state messe in campo idee e progetti condivisi, riconosciuti validi al punto da aver ottenuto importanti finanziamenti nel campo turistico.
Grazie a un clima positivo di collaborazione, abbiamo saputo accogliere numerose delegazioni straniere. A loro abbiamo mostrato le eccellenze di cui disponiamo. Arte, storia, ambiente e il saper fare del nostro sistema imprenditoriale sono stati i biglietti da visita che abbiamo presentato alle decine di rappresentanti esteri cha abbiamo incontrato. Un patrimonio di relazioni messo a disposizione di tutto il sistema Brianza.
Solo luci? Sicuramente no, anche qualche ombra. Tra queste Villa Reale, designata da Regione Lombardia quale sede di Rappresentanza, non ha visto la presenza di capi di stato e di governo. Per un motivo che è apparso però chiaro fin da subito: solo il sito di Expo, con le imponenti misure adottate, poteva garantire la massima sicurezza degli ospiti.
Ci siamo però abbondantemente consolati perché, grazie al contributo determinante del Ministero dei Beni Culturali, il corpo centrale ha ospitato opere dei più grandi pittori: Rubens, Van Dyck, Tiziano, Correggio, Henry Moore, Matisse, Rodin, Picasso, Dalì, Andy Warhol solo per citarne alcuni. Insomma, credo che a conti fatti il bilancio finale non sia stato per nulla esiguo, anche sotto il profilo delle opportunità colte.
Ora, grazie alle Olimpiadi invernali, si aprono nuove opportunità. Diverse nella forma ma analoghe nella sostanza. Non sarà facile e nemmeno scontato – gli altri territori non staranno a guardare – ma se avremo idee e determinazione, è sicuro che anche questa volta ce la possiamo fare.
Roberto Scanagatti.